Period: Circa 9th/11th Century AD.

Finger size: 8.5.

Weight: 6.4.

L’anello, realizzato in oro 22 carati, può essere datato intorno al IX – X secolo ed ascritto alla manifattura vichinga, la quale si caratterizza per un largo utilizzo della filigrana e, più in generale, di sottili fasce metalliche intrecciate a formare – come in questo caso – un’elegantissima spirale con un dorso centrale rialzato. È interessante notare l’utilizzo dell’oro, al tempo estremamente raro e costoso, per questo riservato alle classi sociali più abbienti, sebbene per la cultura norrena i metalli rappresentassero altresì l’anima della terra e l’oro, di conseguenza, divenne simbolo degli dèi. Oltre a questo, la forma a spirale richiama alla mente l’iconografia di un serpente che, nella cultura vichinga era simbolo di ciclicità e forza cosmica, oltre ad essere spesso associato a divinità tipiche del culto nordico. 

The ring, made of 22-karat gold, can be dated around the 9th – 10th century and ascribed to Viking manufacture, which is characterised by a wide use of filigree and, more generally, of thin metal bands twisted to form – as in this case – a very elegant spiral with a raised central back. It is interesting to note the use of gold, extremely rare and expensive at the time, and therefore reserved for the wealthier social classes, although for Norse culture metals also represented the soul of the earth and gold, consequently, became a symbol of the gods. Furthermore, the spiral shape recalls the iconography of a serpent which, in Viking culture, was a symbol of cyclicality and cosmic strength, as well as being often associated with deities typical of Nordic devotion.